L’arte del massaggio è molto antica. I primi massaggi risalgono al 2700 a.c. in Oriente, dove i primi testi scritti in cinese testimoniano l’esistenza di questa pratica. Greci e Romani testimoniano quanto il massaggio facesse parte della loro vita quotidiana. Omero, poeta greco del VIII secolo a.c. parla già ,nella sua <Odissea>, del massaggio come terapia per il recupero dei guerrieri feriti o stanchi. Proprio i Greci, noti cultori del corpo e della bellezza, dividono per primi il massaggio in due discipline, sportivo e curativo.
I Romani, invece, orientarono l’arte del massaggio per lo più verso il benessere psico-fisico piuttosto che per la cura e il recupero degli sportivi. All’inizio del XIX secolo Per Henrik Ling ideò un modello di esercizi fisici e di massaggio che i suoi seguaci diffusero nel mondo occidentale negli anni successivi.
Questo modello influenzò profondamente la nascita e lo sviluppo della terapia fisica diventando quello che oggi è conosciuto con il nome bodywork, entrato nell’uso comune.
Le sindromi miofasciali rappresentano una famiglia di patologie molto frequenti, come evento sia primario sia associato o secondario ad altre alterazioni.
Si deve a Janes Travell, nel 1954, la puntualizzazione dell’elemento specifico che caratterizza la sindrome dolorosa miofasciale, cioè il cosiddetto trigger point.
Numerosi studi hanno dimostrato ,oltre ogni ragionevole dubbio, che il dolore origina dalla disfunzione muscolare, è stato dimostrato che le sindromi miofasciali sono alla base di un notevole segmento di dolori lamentati dai pazienti. Fino a poco tempo fa purtroppo gran parte della comunità medica trascurava la muscolatura come fonte di dolore e sofferenza.
Il massaggio terapeutico prevede l’utilizzo di manovre manuali per risolvere determinati tipi di dolore e di disfunzione. È importante notare che il condizionamento di un muscolo dipende in ultima analisi dal condizionamento di tutto il corpo. È assolutamente essenziale aiutare ciascun paziente a raggiungere un livello ottimale di salute con un programma che comprenda esercizi mirati in genere a rafforzare contemporaneamente la muscolatura e l’apparato cardiovascolare.
Ciascuna parte è semplicemente attuabile, come tutto l’insieme. Esaminare e trattare un singolo muscolo o un gruppo muscolare senza prendere in considerazione tutto l’insieme, non è sufficiente. Trattando, non solo i muscoli diventano < più sodi > e gli strappi muscolari si riparano, ma si mantiene più flessibile la fascia, una sostanza resistente che corre intorno e attraverso i muscoli e il tessuto connettivo e serve sia come sostegno, sia per assorbire i gli choc ( pensate al petto di pollo crudo: quello strato sottile e bianco che lo ricopre, simile a una pellicola di cellophane, è la fascia).
Quando si contraggono troppo, i muscoli non riescono più a funzionare come dovrebbero e potreste sentire dolore o infortunarvi.
Per questo per recuperare la funzionalità può essere utile abbinare lo sport a trattamenti specifici.